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IL CONDOMINIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

2020-04-02 18:00

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IL CONDOMINIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

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A cause delle recenti disposizioni normative per evitare il COVID-19 all'interno del Condominio, ci sono delle regole specifiche da seguire? In particolare, l'Amministratore deve informare i condomini del rischio del contagio?    


il Ministero della Salute, con la nota n. 5443 del 22 febbraio 2020, di aggiornamento alle precedenti circolari nn. 1997/2020 e 2302/2020, ha definito le linee guida di trattamento dei casi, con le indicazioni per la pulizia degli ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19.


In proposito, scrive il Ministero nell'ultima nota riferita alla prevenzione del coronavirus: « A causa della possibile sopravvivenza del virus nell'ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati », raccomandando l’uso di una serie di prodotti per la decontaminazione.


Venendo all’interesse del Condominio, il primo aspetto da considerare nella prevenzione dal coronavirus è la pulizia delle parti comuni: è essenziale utilizzare prodotti disinfettanti, con particolare attenzione a tutte le superfici toccate di frequente, come muri, porte e finestre, assicurando una continua ventilazione degli ambienti. Altrettanto importante è evitare gli incontri ravvicinati in atri e pianerottoli (l'ideale sarebbe mantenere sempre una distanza di sicurezza) ed evitare l'ascensore: se proprio non fosse possibile, meglio utilizzarlo solo una persona per volta.


In ogni caso, restano sempre i generali avvertimenti come: lavarsi le mani, non toccarsi naso occhi e bocca, mantenere la distanza interpersonale almeno di un metro utilizzare guanti di protezione.


Dal canto suo, par una maggiore tutela, l'Amministratore dovrebbe disciplinare quanto appena descritto e trasferire le corrette informazioni ai propri condòmini. Difatti, lo stesso, dovrebbe fornire all'impresa di pulizie una comunicazione che indichi le corrette procedure di igienizzazione antivirus, così come, resta suo dovere affiggere in bacheca un avviso con le precauzioni condivise dal Ministero della Salute.


Alla luce di quanto qui argomentato, appare opportuno, per ogni Amministratore, sensibilizzare tutti i condomini e i fornitori del Condominio sulle regole generali da adottare al fine di limitare la trasmissione del virus, regole elencate dal Ministero della Salute. Anche eventualmente stampandone copia e apponendola in bacheca condominiale o in luogo frequentato del Condominio. In sintesi, gli amministratori di Condominio sono invitati a promuovere tra i propri amministrati la campagna #iorestoacasa e, ove possibile, divulgare tra gli amministrati il volantino del Ministero della Salute.



F.A.Q.

1.     Può l’amministratore di condominio recarsi presso il suo ufficio?

La professione di amministratore non è stata inserita negli ultimi provvedimenti legislativi tra le attività essenziali. Pertanto l’amministratore non è autorizzato a recarsi presso il suo ufficio, salvo che non ne sia obbligato per questioni urgenti ed indifferibili per il condominio;

2.     Può l’amministratore di condominio recarsi presso il condominio che gestisce?

Si, ma solo nell’ipotesi di  stato di necessità ed urgenza (caduta di un cornicione, fuoriuscita di liquami, rottura di una condotta condominiale ecc.);

3.     Può l’amministratore indire l’assemblea di condominio?

No. Il divieto di assembramento ha precluso la possibilità di convocare e svolgere un’assemblea di condominio.

4.     Si può svolgere una assemblea di condominio tramite remoto?

No. Sebbene alla gestione delle assemblee condominiali siano collegabili le norme in materia societaria, attualmente non si ritiene sussistano le condizioni per lo svolgimento di una regolare assemblea condominiale in via telematica specialmente per la mancata sottoscrizione del Presidente e del segretario. Inoltre tutti i condomini dovrebbero avere gli strumenti e le cognizioni informatiche per essere pienamente in grado di partecipare all’assemblea di condominio.

5.     Quali sono i fornitori condominiali che possono essere considerati necessari ?

Tutti coloro che sono indispensabili per garantire servizi essenziali ed indifferibili a tutela della salute dei condomini. In questo periodo molti amministratori stanno facendo sanificare le parti comuni.

6.     Può l’amministratore applicare il recupero delle morosità?

Si, l’amministratore può sollecitare il pagamento delle quote condominiali. Nel caso in cui voglia ottenere il titolo per l’azione coattiva di recupero ha, attualmente, i seguenti problemi pratici: se la morosità rientra nella competenza del Giudice di Pace non potrà depositare il decreto ingiuntivo perché gli uffici sono attualmente chiusi. Nel caso in cui debba ritirare le copie dei decreti ingiuntivi emessi, dovrà aspettare la riapertura dell’ufficio, ma potrà godere dell’allungamento dei termini di legge ( 60 giorni) considerata la sospensione attualmente in corso; ove il credito vantato dal condominio rientrasse nella competenza per valore del Tribunale, l’amministratore può beneficiare dell’utilizzo del telematico. Potrà pertanto depositare il decreto ingiuntivo, potrà estrarre copia una volta emesso e richiederne la copia esecutiva. Avrebbe, comunque, qualche problematica con le notifiche presso UNEP, in quanto , attualmente, l’Ufficio notifiche accetta solo atti urgenti o ultimo giorno.

7.     Si possono proporre  procedimenti cautelari d’urgenza?

Si. Come previsto dalla ultima normativa le udienze e tutti termini dei procedimenti civili sono sospesi fino al 15 aprile, salvo alcuni casi espressamente indicati. Vi è però la possibilità di agire giudizialmente per questioni di particolare urgenza.  

8.     Si possono ipotizzare slittamenti delle chiusure dei bilanci?

Si. Sebbene il legislatore non sia intervenuto su questa problematica, l’impossibilità di convocare le assemblee condominiali rende necessario lo slittamento delle chiusure del bilancio.

9.     I fornitori del condominio come acqua, luce e gas possono avviare il distacco per morosità?

No. In questo particolare situazione di emergenza epidemiologica, il legislatore è intervenuto per evitare che i servizi essenziali quali la fornitura di acqua, luce e gas possano essere interrotti .

10. Cosa prevede il nuovo calendario fiscale?

Il nuovo Decreto ha previsto specifiche proroghe per gli adempimenti tributari connessi alla dichiarazione dei redditi precompilata 2020 e alla Certificazione Unica 2020,in alcuni casi, anticipando le scadenze fiscali "riviste" a partire dal periodo di imposta 2021, dal Decreto Fiscale 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla L. 19 dicembre 2019, n. 157, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre 2019.Ecco il nuovo calendario fiscale 2020, definito a seguito della pubblicazione dei citati Decreti, che salvo altre possibili proroghe fa slittare in avanti le principali scadenze fiscali dei prossimi mesi:

ADEMPIMENTI      "VECCHIA" SCADENZA  "NUOVA" SCAD. 2020 SCAD. 2021
 
Certificazione Unica    9 marzo 2020                  31 marzo 2020               16 marzo
 
Invio dati utili dichiarazione precompilata
                                  28 febbraio 2020                 31 marzo 2020              16 marzo
 Pubblicazione modello 730 precompilato
                                     15 aprile 2020                  5 maggio 2020                30 aprile
Invio 730
                                     23 luglio 2020               30 settembre 2020          30 settembre




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